Ognuno cerca il proprio spazio nel mondo: uno spazio ideale in cui rispecchiarsi ed esprimere la propria dimensione profonda. Rebecca Agnes crea questo spazio ideale disegnando una città per ognuna delle persone a cui è vicina. Disegna planimetrie di città in cui trovino riscontro i tratti del carattere individuale, in cui trovino collocazione i desideri, le esigenze, le passioni di ognuno. Ogni città uno spazio di momentanea completezza, un dono, ma anche una forma di ritratto, una sorta di scena narrativa attraverso la quale l’artista racconta l’unicità di sua madre di suo padre, di Mary, di Davide, di Caterina, di Flò…
E dato che la narrazione può ingenerare la reciprocità del desiderio di raccontarsi, a queste mappe se ne aggiunge una aperta agli interventi dei visitatori della mostra, affinché ognuno possa proiettare su questo spazio il proprio mondo interiore. In quella città coesisteranno così i desideri di molti. Al centro della sala il “Giardino Sospeso”, installazione di alberi di carta disegnati da parenti ed amici e poi ritagliati e appesi; un giardino che non cresce per terra, ma fluttua nell’aria, in cui crescono gli alberi preferiti di tante persone diverse: è di nuovo a persone care che Rebecca Agnes ha chiesto di scegliere un albero e poi di disegnarlo. “Ci sono ripetizioni”, nota l’artista, “ma sono ammesse, perché alcuni alberi sono amati più di altri.”
Rebecca Agnes (classe 1978) muove i primi passi nel 2001: il suo lavoro entra a far parte dell’Archivio Care of & Viafarini, quindi l’artista espone nel 2002 a Milano nell’ambito di Ouverture presso il C/O Care of e partecipa a Lavori in corso, a cura di Roberto Pinto; poi è invitata a Inedito nell’ambito della festa dell’arte a Roma. Nel 2003 ottiene la borsa di studio della Dena Foundation for Contemporary art (realizzata in collaborazione con il Settore Giovani del Comune di Milano) che le permette di trascorre un periodo a Parigi, presso le residenze di artisti alla Cité des Recollets. Oggi annovera una mostra collettiva presso la galleria Lia Rumma ed una presso il Centre Pompidou di Parigi.
"Dopo la mostra a Viafarini, Rebecca Agnes è stata molto tempo all’estero. Nel 2020, dopo 17 anni dalla mostra, torna a Viafarini per un periodo di residenza. Nel frattempo, il Giardino Sospeso era entrato a fare parte della mia collezione, ma era finito ignobilmente quasi tutto roso dal coniglio Bibi, che si era mangiato anche la scultura di Luca Trevisani e la balena di Claudia Losi, oltre al tappeto della nonna".
Patrizia Brusarosco
Sito dell'artista Rebecca Agnes
Veduta dell’installazione.
Ognuno cerca il proprio spazio nel mondo: uno spazio ideale in cui rispecchiarsi ed esprimere la propria dimensione profonda. Rebecca Agnes crea questo spazio ideale disegnando una città per ognuna delle persone a cui è vicina. Disegna planimetrie di città in cui trovino riscontro i tratti del carattere individuale, in cui trovino collocazione i desideri, le esigenze, le passioni di ognuno. Ogni città uno spazio di momentanea completezza, un dono, ma anche una forma di ritratto, una sorta di scena narrativa attraverso la quale l’artista racconta l’unicità di sua madre di suo padre, di Mary, di Davide, di Caterina, di Flò…
E dato che la narrazione può ingenerare la reciprocità del desiderio di raccontarsi, a queste mappe se ne aggiunge una aperta agli interventi dei visitatori della mostra, affinché ognuno possa proiettare su questo spazio il proprio mondo interiore. In quella città coesisteranno così i desideri di molti. Al centro della sala il “Giardino Sospeso”, installazione di alberi di carta disegnati da parenti ed amici e poi ritagliati e appesi; un giardino che non cresce per terra, ma fluttua nell’aria, in cui crescono gli alberi preferiti di tante persone diverse: è di nuovo a persone care che Rebecca Agnes ha chiesto di scegliere un albero e poi di disegnarlo. “Ci sono ripetizioni”, nota l’artista, “ma sono ammesse, perché alcuni alberi sono amati più di altri.”
Rebecca Agnes (classe 1978) muove i primi passi nel 2001: il suo lavoro entra a far parte dell’Archivio Care of & Viafarini, quindi l’artista espone nel 2002 a Milano nell’ambito di Ouverture presso il C/O Care of e partecipa a Lavori in corso, a cura di Roberto Pinto; poi è invitata a Inedito nell’ambito della festa dell’arte a Roma. Nel 2003 ottiene la borsa di studio della Dena Foundation for Contemporary art (realizzata in collaborazione con il Settore Giovani del Comune di Milano) che le permette di trascorre un periodo a Parigi, presso le residenze di artisti alla Cité des Recollets. Oggi annovera una mostra collettiva presso la galleria Lia Rumma ed una presso il Centre Pompidou di Parigi.
"Dopo la mostra a Viafarini, Rebecca Agnes è stata molto tempo all’estero. Nel 2020, dopo 17 anni dalla mostra, torna a Viafarini per un periodo di residenza. Nel frattempo, il Giardino Sospeso era entrato a fare parte della mia collezione, ma era finito ignobilmente quasi tutto roso dal coniglio Bibi, che si era mangiato anche la scultura di Luca Trevisani e la balena di Claudia Losi, oltre al tappeto della nonna".
Patrizia Brusarosco
Sito dell'artista Rebecca Agnes
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Il coniglio Bibi colto in flagrante sul luogo del misfatto.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano, la città di Melissa.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano, la città di Matty.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano, la città di Mary.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano, particolare.
Rebecca Agnes, Le città che ci aspettano.
Rebecca Agnes, Ricamo su tessuto, 2002.
Rebecca Agnes, Ricamo su tessuto, 2002.
Rebecca Agnes, Ricamo su tessuto, 2002.
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