"Per la prima volta nella storia dell’autore, viene proposta una rassegna che raccoglie l’intera produzione cinematografica e in video di Franco Vaccari, dai primi lavori in pellicola del 1966 alle più recenti sperimentazioni. Saranno presentati materiali video inediti, alcuni dei quali ritenuti dispersi, per l'occasione restaurati e proposti al pubblico italiano per la prima volta dalla loro realizzazione.
Vita vissuta, un incontro con Franco Vaccari, lunedì 3 dicembre 2001, conferenza e workshop.
Incontro a cura di Gabi Scardi
Congiuntamente alla mostra, una giornata d’incontro e di confronto diretto con Franco Vaccari.
La giornata sarà articolata in una conferenza aperta al pubblico e una tavola rotonda destinata a giovani artisti e a figure del mondo dell'arte.
Franco Vaccari nasce a Modena nel 1936. Compie studi di tipo scientifico laureandosi in fisica. Esordisce in campo artistico come poeta visivo. Intraprende però, sin dalla fine degli anni ’60, un percorso di tipo concettuale, orientato da un lato verso una riflessione profonda sui nuovi mezzi di comunicazione, e sulla fotografia in particolare, dall’altro in direzione di sperimentazioni in cui tende ad innescare processi, agendo come regista piuttosto che come autore. L’ambiente in cui queste azioni si svolgono tende a diventare vero e proprio spazio "di relazione". A partire da questo periodo, Vaccari realizza una serie di interventi sul campo che chiama Esposizioni in tempo reale, in cui utilizza il video e la fotografia per documentare in diretta accadimenti di diverso genere, a volte da lui stesso provocati. In occasione della Biennale di Venezia del 1972 espone l’invito, rivolto al pubblico, ad affiggere sul muro una propria fotografia (Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio). Si tratta della quarta delle Esposizioni in tempo reale, nonché della prima presenza dell’artista alla biennale veneziana (seguiranno quelle del 1980, 1993 e 1995).
La sua opera risulta in straordinaria consonanza con alcune tendenze delle più recenti di ricerche.
Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica con la riflessione teorica, pubblicando, tra l’altro, i libri Duchamp e l’occultamento del lavoro (1978) e Fotografia e inconscio tecnologico (1979), che costituisce tuttora un contributo importante al dibattito teorico sulla fotografia".
Gabi Scardi e Claudia Zanfi
"Mentre il workshop fu organizzato negli spazi di Viafarini, i video vennero esposti nella sede di Careof, a Cusano Milanino, e Mario Gorni si occupò di riversare in digitale i vecchi nastri di Franco Vaccari, un lavoro davvero importante. D’altronde Mario offriva questo servizio a moltissimi artisti italiani, in cambio acquisiva copia del video per l’Archivio, e così diede vita al più importante fondo archivistico video in Italia".
Patrizia Brusarosco
Franco Vaccari e Patrizia Brusarosco durante Il workshop a Viafarini
"Per la prima volta nella storia dell’autore, viene proposta una rassegna che raccoglie l’intera produzione cinematografica e in video di Franco Vaccari, dai primi lavori in pellicola del 1966 alle più recenti sperimentazioni. Saranno presentati materiali video inediti, alcuni dei quali ritenuti dispersi, per l'occasione restaurati e proposti al pubblico italiano per la prima volta dalla loro realizzazione.
Vita vissuta, un incontro con Franco Vaccari, lunedì 3 dicembre 2001, conferenza e workshop.
Incontro a cura di Gabi Scardi
Congiuntamente alla mostra, una giornata d’incontro e di confronto diretto con Franco Vaccari.
La giornata sarà articolata in una conferenza aperta al pubblico e una tavola rotonda destinata a giovani artisti e a figure del mondo dell'arte.
Franco Vaccari nasce a Modena nel 1936. Compie studi di tipo scientifico laureandosi in fisica. Esordisce in campo artistico come poeta visivo. Intraprende però, sin dalla fine degli anni ’60, un percorso di tipo concettuale, orientato da un lato verso una riflessione profonda sui nuovi mezzi di comunicazione, e sulla fotografia in particolare, dall’altro in direzione di sperimentazioni in cui tende ad innescare processi, agendo come regista piuttosto che come autore. L’ambiente in cui queste azioni si svolgono tende a diventare vero e proprio spazio "di relazione". A partire da questo periodo, Vaccari realizza una serie di interventi sul campo che chiama Esposizioni in tempo reale, in cui utilizza il video e la fotografia per documentare in diretta accadimenti di diverso genere, a volte da lui stesso provocati. In occasione della Biennale di Venezia del 1972 espone l’invito, rivolto al pubblico, ad affiggere sul muro una propria fotografia (Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio). Si tratta della quarta delle Esposizioni in tempo reale, nonché della prima presenza dell’artista alla biennale veneziana (seguiranno quelle del 1980, 1993 e 1995).
La sua opera risulta in straordinaria consonanza con alcune tendenze delle più recenti di ricerche.
Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica con la riflessione teorica, pubblicando, tra l’altro, i libri Duchamp e l’occultamento del lavoro (1978) e Fotografia e inconscio tecnologico (1979), che costituisce tuttora un contributo importante al dibattito teorico sulla fotografia".
Gabi Scardi e Claudia Zanfi
"Mentre il workshop fu organizzato negli spazi di Viafarini, i video vennero esposti nella sede di Careof, a Cusano Milanino, e Mario Gorni si occupò di riversare in digitale i vecchi nastri di Franco Vaccari, un lavoro davvero importante. D’altronde Mario offriva questo servizio a moltissimi artisti italiani, in cambio acquisiva copia del video per l’Archivio, e così diede vita al più importante fondo archivistico video in Italia".
Patrizia Brusarosco
Franco Vaccari durante Il workshop a Viafarini
Franco Vaccari, Photomatic d'Italia, Roma 1973
Franco Vaccari, esposizione in tempo reale n.21, Bar Code - Code Bar, XLV Biennale di Venezia, 1993
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viafarini@viafarini.org