Memories and Encounters. Anna Franceschini, Riccardo Giacconi, Amande In

settembre - novembre 2011

Memories and Encounters

Anna Franceschini (Italia)
borsa di studio  Fiorucci Art Trust

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio (Italia)
selezionato tramite Open Call

Amande In (Francia)
segnalata da Futura (Praga)

settembre - novembre
 2011

VIR Viafarini-in-residence presenta i risultati delle ricerche condotte dagli artisti in residenza Anna Franceschini, borsa di studio Fiorucci Art Trust, Riccardo Giacconi, selezionato tramite l'Open Call  A Socially Engaged Art e Amande In, nominata da Futura (Praga).

VIR Viafarini-in-residence è reso possibile grazie al prezioso contributo della PaBAAC del Ministero per i Beni e le Attività Culturalche collabora negli scambi internazionali, di Fondazione Cariplo e di altre realtà che garantiscono il loro sostegno al progetto e agli artisti invitati: Gemmo SpA, partner istituzionale di Viafarini, ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea e Fiorucci Art Trust. 

Riccardo Giacconi 

"Simone Pianetti fu un omicida italiano. Nella mattinata del 13 luglio 1914, Pianetti (che all’epoca aveva 56 anni) uccise a fucilate sette persone che gli avevano rovinato la reputazione, e la vita, nel suo villaggio montano di Camerata Cornello, in provincia di Bergamo. Fra le vittime vi erano figure di potere del villaggio, fra cui il segretario comunale, il parroco e il medico. Appena dopo la strage, Pianetti fuggì sulle Alpi. Anche a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, non fu mai arrestato e il suo corpo non fu mai trovato. Durante l’inaugurazione della mostra di fine residenza verrà riproposto dal vivo lo spettacolo di burattini "Il Vendicatore", dedicato alla vicenda di Pianetti, che il burattinaio bresciano Giacomo Onofrio metteva in scena regolarmente fino alla metà degli anni Novanta. Durante la residenza, ci siamo avvicinati anche ad un’altra forma d’arte popolare caduta in disuso: i fogli volanti dei cantastorie novecenteschi (in virtù della presenza dello stesso Pianetti in questo tipo di repertorio). Il nostro interesse si è focalizzato su una reinterpretazione capricciosa e infedele di questo tipo di stampe tradizionali. La relativa pubblicazione, che sarà uno degli oggetti inediti esposti durante la mostra, è composta da una serie di stampe su carta pregiata; una carta che vuole paradossalmente rievocare i fogli leggerissimi sui quali i cantastorie pubblicavano le loro ballate, mantenendo allo stesso tempo un’autonomia estetica da quegli oggetti storici."

Riccardo Giacconi e Andrea Morbio

Anna Franceschini

«Di notte, nelle vie deserte, quei gruppetti di uomini accucciati al bagliore dei saldatori autogeni, e le voci che risuonano e poi subito si smorzano, hanno un'aria segreta come di gente che prepari cose che gli abitanti del giorno non dovranno mai sapere». Italo Calvino

"It's about Light and Death è un progetto dedicato a Joseph Plateau (1801- 1883) che diventò cieco, per permetterci di vedere oltreA volte esistono uomini disposti a rinunciare all'esercizio delle proprie funzioni percettive in favore di esperienze visionarie. Per fare questo si astraggono dal tessuto quotidiano così da restituire l'amplificazione ipnotica dei fenomeni del reale. Può succedere di inventare il fenachistoscopio e verificare l'estensione spaziale delle bolle di sapone, oppure di trovare, nella notte, "un fondo di rumore più morbido del silenzio". La disfunzione dell'animo che ne consegue si potrebbe assimilare al distacco retinico a seguito di una prolungata esposizione dell'occhio alla luce solare. Condizione necessaria per avvicinare questo accadimento è forse la disponibilità a isolare, fino a estrarre, l'astrazione fluida insita nelle cose, così da pensare a una coesistenza formale su più livelli del tangibile. Una potenzialità implicita di fermare e muovere immagini che in parte ci sfuggono; un meccanismo che è complice dell'esistente e del resistente, trasfigura il comune uso del reale per diventare animazione, ologramma, 3D esplosivo, fino a partecipare a un concreto, ingannevole e luminescente Star Wars in Maciachini. Dopo l'ultima immagine a disposizione, ne arriveranno altre rigenerate da un occhio che non sembra inciso dal segno dell'uso".

Gianluca Concialdi e Nicoletta De Rosaire

Amande In

"Romulus & Remus, 2011
Due elementi identici realizzati in puro marmobianco, al primo sguardo paiono due piedistalli basici e “vuoti”, ma a uno sguardo ravvicinato rivelano un piccolo buco, della dimensione di un capezzolo. Leggendo una forma e uno spazio attraverso la tua pelle invece che con lo sguardo, posizionandoti nel punto esatto, nutrendo l’esperienza con la sensualità del tuo corpo.

A new perspective for the perspective itself, 2011
scultura/installazione/dipinto performante nel tempo, acqua, acquerello, dimensioni variabili.
Questa ricerca parte dai diversi stati di materia dell’acqua: liquido, ghiaccio o vapore. Il lavoro stesso nell’arco di una sera passa attraverso tre forme artistiche. Diversi colori ad acquarello si dissolvono nell’acqua, si sovrappongono l’uno sull’altro per poi essere congelati uno dopo l’altro, per costruire lentamente una scultura. Questa scultura una volta posizionata nella galleria si scioglie divenendo una installazione. Una volta asciugata finisce col diventare una pittura, e così il processo nel suo complesso è una performance. Questa ricerca presenta una nuova prospettiva, o per meglio dire una prospettiva rovesciata. La rappresentazione della realtà non cresce dalla trasformazione di una vista tridimensionale in una bidimensionale, ma piuttosto il contrario. Infatti, gli oggetti tiridimensionali perdono il loro volume, si sciolgono si appiattiscono a formare una superficie bidimensionale. Allo stesso tempo il posizionamento di diversi colorinell’oggetto tridimensionale influenza direttamente il risultato finale bidimensionale. Inoltre non si tratta di una traduzione semplificata in un’altra forma, ma di una genuina trascrizione dello spazio con la massima fedeltà raggiungibile".

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio
Simone Pianetti (1858 - ?), 2011
still da video, colore-suono, 58' 

Memories and Encounters. Anna Franceschini, Riccardo Giacconi, Amande In

settembre - novembre 2011

Memories and Encounters

Anna Franceschini (Italia)
borsa di studio  Fiorucci Art Trust

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio (Italia)
selezionato tramite Open Call

Amande In (Francia)
segnalata da Futura (Praga)

settembre - novembre
 2011

VIR Viafarini-in-residence presenta i risultati delle ricerche condotte dagli artisti in residenza Anna Franceschini, borsa di studio Fiorucci Art Trust, Riccardo Giacconi, selezionato tramite l'Open Call  A Socially Engaged Art e Amande In, nominata da Futura (Praga).

VIR Viafarini-in-residence è reso possibile grazie al prezioso contributo della PaBAAC del Ministero per i Beni e le Attività Culturalche collabora negli scambi internazionali, di Fondazione Cariplo e di altre realtà che garantiscono il loro sostegno al progetto e agli artisti invitati: Gemmo SpA, partner istituzionale di Viafarini, ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea e Fiorucci Art Trust. 

Riccardo Giacconi 

"Simone Pianetti fu un omicida italiano. Nella mattinata del 13 luglio 1914, Pianetti (che all’epoca aveva 56 anni) uccise a fucilate sette persone che gli avevano rovinato la reputazione, e la vita, nel suo villaggio montano di Camerata Cornello, in provincia di Bergamo. Fra le vittime vi erano figure di potere del villaggio, fra cui il segretario comunale, il parroco e il medico. Appena dopo la strage, Pianetti fuggì sulle Alpi. Anche a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, non fu mai arrestato e il suo corpo non fu mai trovato. Durante l’inaugurazione della mostra di fine residenza verrà riproposto dal vivo lo spettacolo di burattini "Il Vendicatore", dedicato alla vicenda di Pianetti, che il burattinaio bresciano Giacomo Onofrio metteva in scena regolarmente fino alla metà degli anni Novanta. Durante la residenza, ci siamo avvicinati anche ad un’altra forma d’arte popolare caduta in disuso: i fogli volanti dei cantastorie novecenteschi (in virtù della presenza dello stesso Pianetti in questo tipo di repertorio). Il nostro interesse si è focalizzato su una reinterpretazione capricciosa e infedele di questo tipo di stampe tradizionali. La relativa pubblicazione, che sarà uno degli oggetti inediti esposti durante la mostra, è composta da una serie di stampe su carta pregiata; una carta che vuole paradossalmente rievocare i fogli leggerissimi sui quali i cantastorie pubblicavano le loro ballate, mantenendo allo stesso tempo un’autonomia estetica da quegli oggetti storici."

Riccardo Giacconi e Andrea Morbio

Anna Franceschini

«Di notte, nelle vie deserte, quei gruppetti di uomini accucciati al bagliore dei saldatori autogeni, e le voci che risuonano e poi subito si smorzano, hanno un'aria segreta come di gente che prepari cose che gli abitanti del giorno non dovranno mai sapere». Italo Calvino

"It's about Light and Death è un progetto dedicato a Joseph Plateau (1801- 1883) che diventò cieco, per permetterci di vedere oltreA volte esistono uomini disposti a rinunciare all'esercizio delle proprie funzioni percettive in favore di esperienze visionarie. Per fare questo si astraggono dal tessuto quotidiano così da restituire l'amplificazione ipnotica dei fenomeni del reale. Può succedere di inventare il fenachistoscopio e verificare l'estensione spaziale delle bolle di sapone, oppure di trovare, nella notte, "un fondo di rumore più morbido del silenzio". La disfunzione dell'animo che ne consegue si potrebbe assimilare al distacco retinico a seguito di una prolungata esposizione dell'occhio alla luce solare. Condizione necessaria per avvicinare questo accadimento è forse la disponibilità a isolare, fino a estrarre, l'astrazione fluida insita nelle cose, così da pensare a una coesistenza formale su più livelli del tangibile. Una potenzialità implicita di fermare e muovere immagini che in parte ci sfuggono; un meccanismo che è complice dell'esistente e del resistente, trasfigura il comune uso del reale per diventare animazione, ologramma, 3D esplosivo, fino a partecipare a un concreto, ingannevole e luminescente Star Wars in Maciachini. Dopo l'ultima immagine a disposizione, ne arriveranno altre rigenerate da un occhio che non sembra inciso dal segno dell'uso".

Gianluca Concialdi e Nicoletta De Rosaire

Amande In

"Romulus & Remus, 2011
Due elementi identici realizzati in puro marmobianco, al primo sguardo paiono due piedistalli basici e “vuoti”, ma a uno sguardo ravvicinato rivelano un piccolo buco, della dimensione di un capezzolo. Leggendo una forma e uno spazio attraverso la tua pelle invece che con lo sguardo, posizionandoti nel punto esatto, nutrendo l’esperienza con la sensualità del tuo corpo.

A new perspective for the perspective itself, 2011
scultura/installazione/dipinto performante nel tempo, acqua, acquerello, dimensioni variabili.
Questa ricerca parte dai diversi stati di materia dell’acqua: liquido, ghiaccio o vapore. Il lavoro stesso nell’arco di una sera passa attraverso tre forme artistiche. Diversi colori ad acquarello si dissolvono nell’acqua, si sovrappongono l’uno sull’altro per poi essere congelati uno dopo l’altro, per costruire lentamente una scultura. Questa scultura una volta posizionata nella galleria si scioglie divenendo una installazione. Una volta asciugata finisce col diventare una pittura, e così il processo nel suo complesso è una performance. Questa ricerca presenta una nuova prospettiva, o per meglio dire una prospettiva rovesciata. La rappresentazione della realtà non cresce dalla trasformazione di una vista tridimensionale in una bidimensionale, ma piuttosto il contrario. Infatti, gli oggetti tiridimensionali perdono il loro volume, si sciolgono si appiattiscono a formare una superficie bidimensionale. Allo stesso tempo il posizionamento di diversi colorinell’oggetto tridimensionale influenza direttamente il risultato finale bidimensionale. Inoltre non si tratta di una traduzione semplificata in un’altra forma, ma di una genuina trascrizione dello spazio con la massima fedeltà raggiungibile".

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio
Simone Pianetti (1858 - ?), 2011
still da video, colore-suono, 58' 

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio
Simone Pianetti (1858 - ?), 2011
still da video, colore-suono, 58' 

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio
Simone Pianetti (1858 - ?), 2011
still da video, colore-suono, 58' 

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio
Simone Pianetti (1858 - ?), 2011
still da video, colore-suono, 58' 

Riccardo Giacconi con Andrea Morbio
Simone Pianetti (1858 - ?), 2011
still da video, colore-suono, 58' 

Riccardo Giacconi - Simone Pianetti, Il vendicatore (excerpt)
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Anna Franceschini 
It's All About Light and Death (To Joseph Plateau), 2011, 16mm film, colore-muto, 2' 40'' 
realizzato con il contributo di Rijksakademie van Beeldende Kunsten e di Fiorucci Art Trust
F
oto di Alessandro Di Giampietro

Anna Franceschini 
It's All About Light and Death (To Joseph Plateau), 2011, 16mm film, colore-muto, 2' 40'' 
realizzato con il contributo di Rijksakademie van Beeldende Kunsten e di Fiorucci Art Trust
F
oto di Alessandro Di Giampietro

Anna Franceschini 
It's All About Light and Death (To Joseph Plateau), 2011, 16mm film, colore-muto, 2' 40'' 
realizzato con il contributo di Rijksakademie van Beeldende Kunsten e di Fiorucci Art Trust
F
oto di Alessandro Di Giampietro

Anna Franceschini 
It's All About Light and Death (To Joseph Plateau), 2011, 16mm film, colore-muto, 2' 40'' 
realizzato con il contributo di Rijksakademie van Beeldende Kunsten e di Fiorucci Art Trust
F
oto di Alessandro Di Giampietro

Anna Franceschini 
It's All About Light and Death (To Joseph Plateau), 2011, 16mm film, colore-muto, 2' 40'' 
realizzato con il contributo di Rijksakademie van Beeldende Kunsten e di Fiorucci Art Trust
F
oto di Alessandro Di Giampietro

Amande In
A new perspective for the perspective itself, 2011