In occasione di inContemporanea. La rete dell'arte, progetto promosso dalla Provincia di Milano per la valorizzazione dell'arte contemporanea intesa quale risorsa per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, Viafarini presenta un progetto dell’artista Anna Galtarossa che intende focalizzare la sua attenzione sull’area di via Paolo Sarpi, il contesto cittadino in cui opera l’associazione.
Il progetto consiste in una mastodontica scultura meccanica ricoperta di stoffe, lane colorate, pompon, paillettes, frange; che passeggia tra il quartiere Sarpi e l’area della Fabbrica del Vapore, luogo di produttività giovanile dove ha sede il DOCVA, Centro di Documentazione Arti Visive, e Viafarini, spazio per l’arte contemporanea.
"Il Mostro di Castelvecchio di Anna Galtarossa si sposta con il suo carico di materia sognante e sfavillante per le vie, cogliendo di sorpresa coloro che lo incontreranno lungo il suo cammino. Il potenziale immaginario dell’opera risveglia emozioni primordiali, proiettando la creazione artistica in una dimensione fantastica, poetica, folle, barocca, un po’ come è la natura dei sogni.”
Maria Rosa Sossai
Si ringrazia: collezione AGI Verona
In occasione di inContemporanea. La rete dell'arte, progetto promosso dalla Provincia di Milano per la valorizzazione dell'arte contemporanea intesa quale risorsa per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, Viafarini presenta un progetto dell’artista Anna Galtarossa che intende focalizzare la sua attenzione sull’area di via Paolo Sarpi, il contesto cittadino in cui opera l’associazione.
Il progetto consiste in una mastodontica scultura meccanica ricoperta di stoffe, lane colorate, pompon, paillettes, frange; che passeggia tra il quartiere Sarpi e l’area della Fabbrica del Vapore, luogo di produttività giovanile dove ha sede il DOCVA, Centro di Documentazione Arti Visive, e Viafarini, spazio per l’arte contemporanea.
"Il Mostro di Castelvecchio di Anna Galtarossa si sposta con il suo carico di materia sognante e sfavillante per le vie, cogliendo di sorpresa coloro che lo incontreranno lungo il suo cammino. Il potenziale immaginario dell’opera risveglia emozioni primordiali, proiettando la creazione artistica in una dimensione fantastica, poetica, folle, barocca, un po’ come è la natura dei sogni.”
Maria Rosa Sossai
Si ringrazia: collezione AGI Verona
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viafarini@viafarini.org