LAB.10.1

19 novembre - 13 dicembre 1995
a cura di Roberto Daolio

Eredi Brancusi, Luca Buvoli, David Crosby, Roberta Fiorentini, Dario Ghibaudo, Giancarlo Norese, Norma Jean, Federico Pagliarini, Luca Pessoli, Marco Vaglieri.

"Un laboratorio siglato, numerato e portato all'interno degli spazi di Care of a mostrare una trance, una fase del lavoro in atto da parte di una decina di artisti di diversa attitudine, provenienza e formazione. Un momento del lavoro in via di svolgimento e di perfezionamento; senza rivestire caratteristiche forzatamente progettuali. Tuttavia in grado di legittimare una scelta di percorso che verifica sul campo dell'esposizione e della comunicazione una fase e un momento di passaggio. Una sorta di equilibrio instabile che modifica attese e che propone dislocazioni reali e mentali nell'uso dei mezzi più diversi.
I singoli artisti propongono, nella parzialità del loro punto di vista, l'obbiettivo immediato di un confronto e di uno scambio tra loro e il visitatore. Nel condividere un luogo di relazioni, si riflette sulla mobilità e sulla profondità dei cambiamenti in atto: che solo una sorta di laboratorio continuo può tentare di registrare e segnalare".

Roberto Daolio
 

LAB.10.1

19 novembre - 13 dicembre 1995
a cura di Roberto Daolio

Eredi Brancusi, Luca Buvoli, David Crosby, Roberta Fiorentini, Dario Ghibaudo, Giancarlo Norese, Norma Jean, Federico Pagliarini, Luca Pessoli, Marco Vaglieri.

"Un laboratorio siglato, numerato e portato all'interno degli spazi di Care of a mostrare una trance, una fase del lavoro in atto da parte di una decina di artisti di diversa attitudine, provenienza e formazione. Un momento del lavoro in via di svolgimento e di perfezionamento; senza rivestire caratteristiche forzatamente progettuali. Tuttavia in grado di legittimare una scelta di percorso che verifica sul campo dell'esposizione e della comunicazione una fase e un momento di passaggio. Una sorta di equilibrio instabile che modifica attese e che propone dislocazioni reali e mentali nell'uso dei mezzi più diversi.
I singoli artisti propongono, nella parzialità del loro punto di vista, l'obbiettivo immediato di un confronto e di uno scambio tra loro e il visitatore. Nel condividere un luogo di relazioni, si riflette sulla mobilità e sulla profondità dei cambiamenti in atto: che solo una sorta di laboratorio continuo può tentare di registrare e segnalare".

Roberto Daolio
 

Veduta dell'allestimento.
Foto di Mario Gorni

Foto di Mario Gorni

Foto di Mario Gorni

Foto di Mario Gorni

Giancarlo Norese 
Rivara '94, 1995 
olio su tela