A seguito di due anni di ricerca, Careof e Viafarini, in collaborazione con l’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia sono pronti a mostrare alcuni fra i più interessanti artisti il cui lavoro è ampiamente documentato negli archivi del DOCVA, il centro di documentazione sulle arti visive di Milano.
Gli artisti in mostra, selezionati da Chiara Agnello e Milovan Farronato, curatori del DOCVA, costituiscono un gruppo eterogeneo che ha avuto modo di confrontarsi nei mesi precedenti l'inaugurazione, allo scopo di verificare possibili sinergie o confacenti strategie di condivisione dello spazio espositivo, di orchestrare la definizione dei lavori in mostra e la loro sequenza. Giovani alle prime esperienze - per i quali la mostra è un terreno di sperimentazione e lo spazio fisico di una palestra intellettuale - affiancano artisti di maggiore esperienza e con qualche caratterizzante mostra alle spalle.
Si tratta di una “raccolta” copiosa, che intende offrire visione a ricerche variegate per grado di stili e modalità espressive, verificando temi, interessi, ricorrenze: dalle speculazioni astronomiche di Cleo Fariselli alle evocazioni storiche di Renato Leotta o letterarie di Emily Bovino; dal folklore italico di Antonio Barletta alle riflessioni multiculturali di Anja Puntari e Maia Sambonet; dai gesti permeati di romanticismo di Matteo Rosa alle presenze silenziose di Giovanni Oberti e Loredana Di Lillo; dalle costruzioni precarie di Manuel Scano, agli interventi paradossali di Santo Tolone, sino agli assemblaggi di Riccardo Baruzzi e Giorgio Guidi dove ogni elemento conserva tracce di memoria personale e collettiva.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Mousse Publishing.
Un progetto di Careof e Viafarini
In collaborazione con l'Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia
Veduta dell'installazione. Foto di Zeno Zotti
A seguito di due anni di ricerca, Careof e Viafarini, in collaborazione con l’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia sono pronti a mostrare alcuni fra i più interessanti artisti il cui lavoro è ampiamente documentato negli archivi del DOCVA, il centro di documentazione sulle arti visive di Milano.
Gli artisti in mostra, selezionati da Chiara Agnello e Milovan Farronato, curatori del DOCVA, costituiscono un gruppo eterogeneo che ha avuto modo di confrontarsi nei mesi precedenti l'inaugurazione, allo scopo di verificare possibili sinergie o confacenti strategie di condivisione dello spazio espositivo, di orchestrare la definizione dei lavori in mostra e la loro sequenza. Giovani alle prime esperienze - per i quali la mostra è un terreno di sperimentazione e lo spazio fisico di una palestra intellettuale - affiancano artisti di maggiore esperienza e con qualche caratterizzante mostra alle spalle.
Si tratta di una “raccolta” copiosa, che intende offrire visione a ricerche variegate per grado di stili e modalità espressive, verificando temi, interessi, ricorrenze: dalle speculazioni astronomiche di Cleo Fariselli alle evocazioni storiche di Renato Leotta o letterarie di Emily Bovino; dal folklore italico di Antonio Barletta alle riflessioni multiculturali di Anja Puntari e Maia Sambonet; dai gesti permeati di romanticismo di Matteo Rosa alle presenze silenziose di Giovanni Oberti e Loredana Di Lillo; dalle costruzioni precarie di Manuel Scano, agli interventi paradossali di Santo Tolone, sino agli assemblaggi di Riccardo Baruzzi e Giorgio Guidi dove ogni elemento conserva tracce di memoria personale e collettiva.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Mousse Publishing.
Un progetto di Careof e Viafarini
In collaborazione con l'Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia
Giorgio Guidi
Tamburo, 2009
installazione legno, metallo, plastica, pelle
400 x 150 x 170 cm
Foto di Zeno Zotti
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Renato Leotta
Germinal, 2009
installazione: legno, corda, tempera dimensioni variabili
Riccardo Baruzzi
m.i. (museo d’interpolazioni), 2009
installazione: materiali vari, dimensioni variabili
Antonio Barletta
Beautiful drop out, 2009
installazione e performance gomma piuma, legno, vinile
150 x 300 cm
Emily Verla Bovino
On Death Styles as Such and On Ways of Death, 2007-2009
installazione: materiali vari
dimensioni variabili
con Post Illa Verba Textus dello pseudonimo Ruth Keller e il diario di cinque anni dello pseudonimo Franz
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Santo Tolone
Rondò, 2009
incisione su lastra di ottone
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Anja Puntari
Laulava Talot (Singing House), 2007
videoinstallazione, 13’10”
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Veduta dell'installazione
Foto di Zeno Zotti
Cleo Fariselli
Senza titolo (autoritratto), 2008
stampa fotografica in bianco e nero su carta blueback
250 x 187,5 cm
Antonio Barletta
Chissà se è importante o dura un istante, 2008
materiali vari
dimensioni variabili
Maia Sambonet
La mia ombra è un residuo animale, 2008
collage, penna, ricamo su carta tinta a mano
16 x 11 cm
Giovanni Oberti
Senza titolo (pesce), 2009
Polaroid in bianco e nero
13 x 10,5 cm
Fotografia di Floriana Giacinti
Anja Puntari
Laulava Talot (Singing Houses), 2007
5 installazioni video e sonore, 13’10”
Riccardo Baruzzi
Oggetto per i muri della casa nella foresta di Frank Lloyd Wright, 2009
pittura, vetro, carta
68 x 52 x 18 cm
Matteo Rosa
The Fall, 2005-2007
veduta dell’installazione
Galleri Mors Mössa, Göteborg
Loredana Di Lillo
Untitled, 2009
stampa collage su carta da giornale
31 x 25 cm
Emily Verla Bovino
As Once Spake We Shaked the Stalk Her Glass Squared Me To Set, 2007-2008
dimensioni variabili
Manuel Scano
Festa in città #5, 2007
materiali trovati, scatole per imballaggi, piante finte ornamentali, giocattoli rotti, polistirolo, buste di plastica, nastro adesivo, colla a caldo
50 x 115 cm
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viafarini@viafarini.org