Fondazione dell'Archivio
Con Mario Airò, Ivo Bonacorsi, Marie Brogger, Micheal Burns, Mary Ellen Carroll, P. Chidester, Gianluca Codeghini, Daniela De Lorenzo, Stefano Dugnani, D. Dunlap, J. Dunning, S. Eder, Emilio Fantin, Andrea Fogli, L. Fredrickson, Bernardo Giorgi, K. Glazer, Hossein Golba, M. Kane, Massimo Kaufmann e McManus, Dimitri Kozaris, J. Lee, Marcello Maloberti, Eva Marisaldi, Liliana Moro, J. Parker, Marco Paternostro, Alessandro Pessoli, Salvatore Falci, Stefano Fontana, Pino Modica, Cesare Pietroiusti, Massimo Poldelmengo, Luca Quartana, Isabel Ronchietto, B. RY¨diger, Laura Ruggeri, T. Smith, Toni Tasset, Anna Tassini, Massimo Uberti, Piero Almeoni, Manuela Cirino, Maurizio Donzelli, Roberto Marossi, Yamaoka, Alberto Zanazzo, Andrea Zago
sabato 19 ottobre 1991
Il progetto Viafarini nasce per volontà di più persone per facilitare la presentazione del lavoro artistico indipendentemente da considerazioni commerciali.
Viafarini vuole essere uno spazio in Milano destinato all'opera in sé, un luogo dove si presentano lavori e si produce documentazione sulla ricerca artisticaa in Italia e all'estero.
Viafarini vuole raggiungere i suoi obbiettivi, utilizzando la formula associativa come momento di aggregazione fra forze molteplici, con la collaborazione attiva di altri spazi con simili affinità elettive, di istituzioni pubbliche, delle gallerie e dei media.
Viafarini vuole favorire lo scambio d'informazione all'interno del sistema dell'arte tramite un'organizzazione non concorrenziale, vuole stabilire contatti fra diversi luoghi geografici in Italia e all'estero.
Viafarini, attraverso uno scambio anche con il mondo esterno, cerca di potenziare l'ascoltodel messaggio artistico e permettere maggiori confronti a chi ha parte attiva nel progetto.
Viafarini vuole essere un luogo per le relazioni umane, l'informazione e il servizio.
Viafarini dal punto di vista organizzativo opera con i metodi tipici di una galleria, istituzionalmente è un'associazione senza scopo di lucro per fornire un servizio, sia a livello espositivo sia come archivio; il fine è quindi culturale e l'economicità della gestione è uno dei suoi mezzi.
Viafarini è strutturata in due organi: il consiglio per la gestione e l'organizzazione, il comitato per la programmazione. Questo si formerà gradualmente grazie all'attività dell'associazione, sarà un organo pluralistico che si rinnoverà periodicamente. Fino al momento di una sua naturale configurazione e ufficializzazione, l'associazione si avvale delle collaborazioni informali di una pluralità di persone, artisti, critici, gallerie, ecc., vicini allo spirito dell'iniziativa.
Artisti e curatori che portano la loro esperienza personale sono soci onorari, sono ben accette le altre partecipazioni, che proponiamo con modalità diverse di adesione. La partecipazione delle persone interessate all'interno del progetto dipende dalle relative competenze.
In merito all'attività del primo anno dello spazio Viafarini, i progetti sono realizzati secondo due criteri: essere di sicuro interesse, essere finanziariamente autosufficienti.
Idealmente, i criteri di valutazione per la programmazione debbono provenire dagli stessi artisti che attivano lo spazio, così che Viafarini diventi parte di un processo creativo.
Viafarini invita artisti e critici ad organizzare performance, dibattiti, curare esposizioni ed altro. Non si fanno distinzioni in merito all'utilizzo di media differenti, cercando di promuovere la documentazione e la discussione di svariate scelte di impegno artistico.
Viafarini deve beneficiare delle proposte di nuclei artistici diversi e deve rappresentare una larga varietà di interessi estetici.
Per rendere possibile la nascita di Viafarini, la cooperazione tra artisti, critici, galleristi e sostenitori è essenziale.
Si ringrazia per la gradita partecipazioni Art Show, Alberto Callari, Dilmos Milano, Guido Maffezzoni, Clara Mantica, Gian Roberto Marchesi, Proiezione srl, Visionaria srl e tutti coloro che hanno collaborato.
una collaborazione fra artisti italiani e americani
Fondazione dell'Archivio
Con Mario Airò, Ivo Bonacorsi, Marie Brogger, Micheal Burns, Mary Ellen Carroll, P. Chidester, Gianluca Codeghini, Daniela De Lorenzo, Stefano Dugnani, D. Dunlap, J. Dunning, S. Eder, Emilio Fantin, Andrea Fogli, L. Fredrickson, Bernardo Giorgi, K. Glazer, Hossein Golba, M. Kane, Massimo Kaufmann e McManus, Dimitri Kozaris, J. Lee, Marcello Maloberti, Eva Marisaldi, Liliana Moro, J. Parker, Marco Paternostro, Alessandro Pessoli, Salvatore Falci, Stefano Fontana, Pino Modica, Cesare Pietroiusti, Massimo Poldelmengo, Luca Quartana, Isabel Ronchietto, B. RY¨diger, Laura Ruggeri, T. Smith, Toni Tasset, Anna Tassini, Massimo Uberti, Piero Almeoni, Manuela Cirino, Maurizio Donzelli, Roberto Marossi, Yamaoka, Alberto Zanazzo, Andrea Zago
sabato 19 ottobre 1991
Il progetto Viafarini nasce per volontà di più persone per facilitare la presentazione del lavoro artistico indipendentemente da considerazioni commerciali.
Viafarini vuole essere uno spazio in Milano destinato all'opera in sé, un luogo dove si presentano lavori e si produce documentazione sulla ricerca artisticaa in Italia e all'estero.
Viafarini vuole raggiungere i suoi obbiettivi, utilizzando la formula associativa come momento di aggregazione fra forze molteplici, con la collaborazione attiva di altri spazi con simili affinità elettive, di istituzioni pubbliche, delle gallerie e dei media.
Viafarini vuole favorire lo scambio d'informazione all'interno del sistema dell'arte tramite un'organizzazione non concorrenziale, vuole stabilire contatti fra diversi luoghi geografici in Italia e all'estero.
Viafarini, attraverso uno scambio anche con il mondo esterno, cerca di potenziare l'ascoltodel messaggio artistico e permettere maggiori confronti a chi ha parte attiva nel progetto.
Viafarini vuole essere un luogo per le relazioni umane, l'informazione e il servizio.
Viafarini dal punto di vista organizzativo opera con i metodi tipici di una galleria, istituzionalmente è un'associazione senza scopo di lucro per fornire un servizio, sia a livello espositivo sia come archivio; il fine è quindi culturale e l'economicità della gestione è uno dei suoi mezzi.
Viafarini è strutturata in due organi: il consiglio per la gestione e l'organizzazione, il comitato per la programmazione. Questo si formerà gradualmente grazie all'attività dell'associazione, sarà un organo pluralistico che si rinnoverà periodicamente. Fino al momento di una sua naturale configurazione e ufficializzazione, l'associazione si avvale delle collaborazioni informali di una pluralità di persone, artisti, critici, gallerie, ecc., vicini allo spirito dell'iniziativa.
Artisti e curatori che portano la loro esperienza personale sono soci onorari, sono ben accette le altre partecipazioni, che proponiamo con modalità diverse di adesione. La partecipazione delle persone interessate all'interno del progetto dipende dalle relative competenze.
In merito all'attività del primo anno dello spazio Viafarini, i progetti sono realizzati secondo due criteri: essere di sicuro interesse, essere finanziariamente autosufficienti.
Idealmente, i criteri di valutazione per la programmazione debbono provenire dagli stessi artisti che attivano lo spazio, così che Viafarini diventi parte di un processo creativo.
Viafarini invita artisti e critici ad organizzare performance, dibattiti, curare esposizioni ed altro. Non si fanno distinzioni in merito all'utilizzo di media differenti, cercando di promuovere la documentazione e la discussione di svariate scelte di impegno artistico.
Viafarini deve beneficiare delle proposte di nuclei artistici diversi e deve rappresentare una larga varietà di interessi estetici.
Per rendere possibile la nascita di Viafarini, la cooperazione tra artisti, critici, galleristi e sostenitori è essenziale.
Si ringrazia per la gradita partecipazioni Art Show, Alberto Callari, Dilmos Milano, Guido Maffezzoni, Clara Mantica, Gian Roberto Marchesi, Proiezione srl, Visionaria srl e tutti coloro che hanno collaborato.
Fu Amedeo Martegani a disegnare l’invito per l’inaugurazione di Viafarini. Amedeo era un promettente bravo artista, ma come avrebbe dimostrato negli anni a venire, era anche un imprenditore culturale
Alestimento realizzato con mattoni e cemento da Federica Thiene, Laurie Palmer, Patrizia, Lella e Gianluca Codeghini. Patrizia più che altro ammirava...
Allestimento
Federica Thiene che salda personalmente il bancone con retrovisore per illuminare le diapositive
Gianluca Codeghini non ne voleva sapere di salire sulla scala
Gianluca Codeghini riuscì a sospendere il carousel per il suo lavoro “ad hoc”, proiettando l'immagine del contatore su se stesso
La documentazione fotografica fu di Davide Bonasia, che avrebbe fotografato tutte le prime mostre di Viafarini, utilizzando il bagno come camera scura, per la precisione la vasca da bagno che aveva voluto Maurizio Cattelan
Davide BonasiaA una finestra dello spazio, una ex tipografia abbandonata da tempo, ancora campeggiava un manifesto con la riproduzione di un dipinto impressionista
Davide BonasiaI carousel proiettavano le diapositive consegnate per la fondazione dell'Archivio
Davide BonasiaSi intravvedono proiettati i lavori di Eva Marisaldi
Davide BonasiaIl cortile era ben diverso da quello attuale, terra battuta e niente piante
I carousel erano stati reperiti a prestito dai vari artisti che partecipavano. Ma il carousel più bello fu prestato dal gallerista Sergio Casoli. Mai più restituito, è ancora in funzione!
L’inaugurazione fu soddisfacentemente affollata
All’inaugurazione fecero seguito degli incontri, a cui partecipavano parecchi amici. Tra i presenti si intravedono Giacinto Di Pietrantonio e Gregorio Spini
Il tavolo visore diapositive era stato installato nell’attuale bagno, e sotto di esso erano appesi i primi 40 portfolio. Ad oggi, 30 anni dopo, sono circa 6.000.
Su intravede Marco Senaldi, che consulta con la sua usuale seria attenzione
Inaugurazione
Social
Contatti
viafarini@viafarini.org