"Jimmie Durham approdò a Viafarini grazie a Carolyn Christoph Bakargiev che me lo presentò con l’idea di fargli realizzare un workshop. L’invito a partecipare fu inviato all’Archivio e aderì un bel gruppo di persone, che lavorò per una settimana con Jimmie Durham sull’idea di stile. Dovevano realizzare qualcosa nello spazio utilizzando ciò che trovavano attorno. Jimmie viveva nell’appartamento al primo piano sopra lo spazio.
Il giorno in cui Jimmie Durham lasciò l’appartamento di Viafarini, a conclusione del progetto, disseminò la casa di piccoli lavori per me.
Il ritratto in pelle su tavola andò poi in mostra a una successiva retrospettiva. Il lavoro della mensola con lista di oggetti nello spazio, parte dell’installazione, fu invece acquisito dal collezionista Tullio Leggeri.
Jimmie si dimostrò sempre una persona straordinaria, anche nella sua capacità di rapportarsi e ispirare gli altri artisti. Con Viafarini avrebbe collaborato ancora quando tenne il corso alla Fondazione Antonio Ratti nel 2005. I rapporti con Jimmie si mantennero ottimi negli anni, fino al 2019 quando Jimmie Durham vinse il meritatissimo Leone d'Oro alla carriera alla Biennale di Venezia".
Patrizia Brusarosco
"Often we would all go to lunch at an egyptian pizza place near via Farini. I always had the nefertiti special.
Doing a workshop with young people in the summer of 1997, I mostly remember the people. Enzo Distinto from Napoli brought a kit to make a kind of panino and insisted that i try it. Excellent. Many years later we moved to Napoli and Enzo is a good friend. Other people remain good friends: Jen Budney, Paola Pivi. Of course Patrizia Brusarosco. And Caroline, the curator".
Jimmie Durham, aprile 2020
"Jimmie Durham approdò a Viafarini grazie a Carolyn Christoph Bakargiev che me lo presentò con l’idea di fargli realizzare un workshop. L’invito a partecipare fu inviato all’Archivio e aderì un bel gruppo di persone, che lavorò per una settimana con Jimmie Durham sull’idea di stile. Dovevano realizzare qualcosa nello spazio utilizzando ciò che trovavano attorno. Jimmie viveva nell’appartamento al primo piano sopra lo spazio.
Il giorno in cui Jimmie Durham lasciò l’appartamento di Viafarini, a conclusione del progetto, disseminò la casa di piccoli lavori per me.
Il ritratto in pelle su tavola andò poi in mostra a una successiva retrospettiva. Il lavoro della mensola con lista di oggetti nello spazio, parte dell’installazione, fu invece acquisito dal collezionista Tullio Leggeri.
Jimmie si dimostrò sempre una persona straordinaria, anche nella sua capacità di rapportarsi e ispirare gli altri artisti. Con Viafarini avrebbe collaborato ancora quando tenne il corso alla Fondazione Antonio Ratti nel 2005. I rapporti con Jimmie si mantennero ottimi negli anni, fino al 2019 quando Jimmie Durham vinse il meritatissimo Leone d'Oro alla carriera alla Biennale di Venezia".
Patrizia Brusarosco
"Often we would all go to lunch at an egyptian pizza place near via Farini. I always had the nefertiti special.
Doing a workshop with young people in the summer of 1997, I mostly remember the people. Enzo Distinto from Napoli brought a kit to make a kind of panino and insisted that i try it. Excellent. Many years later we moved to Napoli and Enzo is a good friend. Other people remain good friends: Jen Budney, Paola Pivi. Of course Patrizia Brusarosco. And Caroline, the curator".
Jimmie Durham, aprile 2020
Jimmie Durham allestisce le sue opere negli spazi di Viafarini, 1997
Il portfolio inviato da Jimmie Durham all’Archivio, anni Novanta
Il gruppo di partecipanti al workshop a Viafarini, 1997
Jimmie Durham con Francesca Pasini, 1997
Jimmie Durham con Zeffirina Castoldi, cofondatrice di Careof, 1997
Jimmie Durham alla Fondazione Antonio Ratti
Jimmie Durham alla Fabbrica del Vapore, 2019
Patrizia Brusarosco, Jimmie Durham e Gabi Scardi, 2019
Social
Contatti
viafarini@viafarini.org