Con il termine Bunker si allude ad un fortino, a un deposito, a una fortificazione difensiva, ma un bunker è anche una postazione dedicati al coordinamento e alle riunioni, un insieme di più apparati da usarsi come archivio e scorta di generi di prima necessità nell'eventualità di soggiorni prolungati. Il bunker di Sacha Turchi è tutto questo ma anche altro, è uno spazio di decompressione, un laboratorio all'attivo, un luogo isolato ma anche di passaggio, una scatola ricavata da file e file di faldoni nei quali sono riposte storie ed elaborati di molteplici artisti.
All'interno del suo studio/laboratorio l'artista ha portato avanti diversi progetti nei tre mesi di residenza, sarà così possibile esplorare vari temi legati alla ricerca dell'artista. Il progetto principale al quale Sacha ha lavorato in residenza è KLASTOS:
L'indagine del progetto vuole catalizzare l'attenzione sul concetto dei comportamenti emergenti. Un comportamento o proprietà emergente si attua, quando un numero di entità semplici (agenti) operano in un ambiente, dando origine a comportamenti più complessi in quanto collettività. Klastos vuole mettere in relazione i comportamenti emergenti che avvengono in ambienti sociali con i comportamenti emergenti che avvengono attraverso il movimento molecolare delle argille a contatto con l'acqua. Per quanto l'argilla sia un materiale inorganico, a contatto con l'acqua, si attiva, proponendo dei comportamenti molto simili a quelli che si instaurano all'interno di un ambiente sociale.
Dopo diversi mesi di studio, l'artista si è confrontata con il materiale argilloso (campioni di rocce sedimentarie clastiche, fornitagli da aziende e cave che hanno sostenuto il progetto) effettuando diverse prove e creando un nuovo materiale argilloso crudo, selezionandone tre diverse finiture finali.
Sacha Turchi (1988) Artista di Roma, vive a Milano. Ha collaborato con diverse gallerie e organizzazioni in Italia e all'estero. L’indagine di Sacha si concentra sull'essere umano, la sua storia genetica, culturale, sociale e familiare; sulla figura del corpo, sulla sua postura, il rapporto che esso ha con la gravità e con i materiali che lo compongono. La sua ricerca concettuale viaggia in parallelo con la ricerca materica, utilizza ingredienti naturali basici che, incontrandosi in reazioni chimiche raccontano una risposta dell’organismo vivente, adoperando sostanze che si trovano nel corpo umano oppure ricercandone l’equivalente funzionale o per similitudine) in composizione nel vegetale. Questo lavoro è alimentato continuamente da ricerche teoriche ed esperienziali. L'artista ha partecipato a numerose mostre personali in gallerie tra cui: SUMMA intervento Aula Magna sede centrale LUISS (Roma), la Galleria Matèria (Roma), Galleria Contemporanea Davide Paludetto (Torino), Castello di Rivara (Museo e Contemporanea Art Center, Torino), Una Vetrina (collaborazione con Operativa ArteContemporanea_Rome), Casa Sponge (Pergola-Italia), SetUp Art Fair (Bologna) e mostre collettive incluse in Deposito d'arte poppi (Castel di Poppi, Arezzo), Alta Roma_A.I. Intelligenza Artigianale (Roma), Ospite per Body World (Roma), Spazio Varco (Aquila_Italy). Ha partecipato a programmi di residenza: VIR_Viafarini_in_Residence (Milano), Foundation atelierWG (Amsterdam_Netherlands), Sponge Artecontemporaena (Pergola-Italia), Bocs Art Cosenza 2015 (Italia).
Con il termine Bunker si allude ad un fortino, a un deposito, a una fortificazione difensiva, ma un bunker è anche una postazione dedicati al coordinamento e alle riunioni, un insieme di più apparati da usarsi come archivio e scorta di generi di prima necessità nell'eventualità di soggiorni prolungati. Il bunker di Sacha Turchi è tutto questo ma anche altro, è uno spazio di decompressione, un laboratorio all'attivo, un luogo isolato ma anche di passaggio, una scatola ricavata da file e file di faldoni nei quali sono riposte storie ed elaborati di molteplici artisti.
All'interno del suo studio/laboratorio l'artista ha portato avanti diversi progetti nei tre mesi di residenza, sarà così possibile esplorare vari temi legati alla ricerca dell'artista. Il progetto principale al quale Sacha ha lavorato in residenza è KLASTOS:
L'indagine del progetto vuole catalizzare l'attenzione sul concetto dei comportamenti emergenti. Un comportamento o proprietà emergente si attua, quando un numero di entità semplici (agenti) operano in un ambiente, dando origine a comportamenti più complessi in quanto collettività. Klastos vuole mettere in relazione i comportamenti emergenti che avvengono in ambienti sociali con i comportamenti emergenti che avvengono attraverso il movimento molecolare delle argille a contatto con l'acqua. Per quanto l'argilla sia un materiale inorganico, a contatto con l'acqua, si attiva, proponendo dei comportamenti molto simili a quelli che si instaurano all'interno di un ambiente sociale.
Dopo diversi mesi di studio, l'artista si è confrontata con il materiale argilloso (campioni di rocce sedimentarie clastiche, fornitagli da aziende e cave che hanno sostenuto il progetto) effettuando diverse prove e creando un nuovo materiale argilloso crudo, selezionandone tre diverse finiture finali.
Sacha Turchi (1988) Artista di Roma, vive a Milano. Ha collaborato con diverse gallerie e organizzazioni in Italia e all'estero. L’indagine di Sacha si concentra sull'essere umano, la sua storia genetica, culturale, sociale e familiare; sulla figura del corpo, sulla sua postura, il rapporto che esso ha con la gravità e con i materiali che lo compongono. La sua ricerca concettuale viaggia in parallelo con la ricerca materica, utilizza ingredienti naturali basici che, incontrandosi in reazioni chimiche raccontano una risposta dell’organismo vivente, adoperando sostanze che si trovano nel corpo umano oppure ricercandone l’equivalente funzionale o per similitudine) in composizione nel vegetale. Questo lavoro è alimentato continuamente da ricerche teoriche ed esperienziali. L'artista ha partecipato a numerose mostre personali in gallerie tra cui: SUMMA intervento Aula Magna sede centrale LUISS (Roma), la Galleria Matèria (Roma), Galleria Contemporanea Davide Paludetto (Torino), Castello di Rivara (Museo e Contemporanea Art Center, Torino), Una Vetrina (collaborazione con Operativa ArteContemporanea_Rome), Casa Sponge (Pergola-Italia), SetUp Art Fair (Bologna) e mostre collettive incluse in Deposito d'arte poppi (Castel di Poppi, Arezzo), Alta Roma_A.I. Intelligenza Artigianale (Roma), Ospite per Body World (Roma), Spazio Varco (Aquila_Italy). Ha partecipato a programmi di residenza: VIR_Viafarini_in_Residence (Milano), Foundation atelierWG (Amsterdam_Netherlands), Sponge Artecontemporaena (Pergola-Italia), Bocs Art Cosenza 2015 (Italia).
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