Luca Trevisani presenta nella Project Room di Viafarini l’installazione Equal, appositamente concepita per questa occasione espositiva. Equal è costituita da un ambiente che ospita le due sculture Equal e May the circle be unbroken.
Le opere di Luca Trevisani coinvolgono sempre lo spazio espositivo in cui sono collocate. Si tratta di quadri, di video o di sculture realizzate manipolando i materiali più diversi.
Attraverso queste opere l’artista mette in scena i difficili ma necessari equilibri relazionali all’interno della società attuale. I suoi oggetti sottintendono infatti sempre l’esistenza di una serie di corpi intenti nello sforzo di mantenere una situazione di reciproco equilibrio.
Trevisani dà letteralmente forma ai vincoli, alle tensioni della relazione e al difficile ma felice compimento di quello stato di grazia che è l’equilibrio interpersonale.
In molti casi le sue sculture hanno un’apparenza organica, e quasi sempre l’enfasi non va soltanto all’oggetto, ma anche al contesto spaziale circostante: contenitore e contenuto vengono infatti dall’artista percepiti come a loro volta organicamente correlati.
Solo l’esistenza di differenze individuali permette la nascita di situazioni di scambio comunicativo e di reti amicali. Ma si tratta di traguardi faticosi e spesso effimeri, il cui raggiungimento comporta in molti casi difficili negoziazioni; attraverso l’effetto di precarietà che le sue sculture trasmettono, Trevisani esprime la consapevolezza di come, all’interno di qualsiasi nucleo sociale, sia continuamente necessario rinnovare la disponibilità individuale e adeguare i livelli e le modalità degli scambi interpersonali alla situazione collettiva.
Luca Trevisani presenta nella Project Room di Viafarini l’installazione Equal, appositamente concepita per questa occasione espositiva. Equal è costituita da un ambiente che ospita le due sculture Equal e May the circle be unbroken.
Le opere di Luca Trevisani coinvolgono sempre lo spazio espositivo in cui sono collocate. Si tratta di quadri, di video o di sculture realizzate manipolando i materiali più diversi.
Attraverso queste opere l’artista mette in scena i difficili ma necessari equilibri relazionali all’interno della società attuale. I suoi oggetti sottintendono infatti sempre l’esistenza di una serie di corpi intenti nello sforzo di mantenere una situazione di reciproco equilibrio.
Trevisani dà letteralmente forma ai vincoli, alle tensioni della relazione e al difficile ma felice compimento di quello stato di grazia che è l’equilibrio interpersonale.
In molti casi le sue sculture hanno un’apparenza organica, e quasi sempre l’enfasi non va soltanto all’oggetto, ma anche al contesto spaziale circostante: contenitore e contenuto vengono infatti dall’artista percepiti come a loro volta organicamente correlati.
Solo l’esistenza di differenze individuali permette la nascita di situazioni di scambio comunicativo e di reti amicali. Ma si tratta di traguardi faticosi e spesso effimeri, il cui raggiungimento comporta in molti casi difficili negoziazioni; attraverso l’effetto di precarietà che le sue sculture trasmettono, Trevisani esprime la consapevolezza di come, all’interno di qualsiasi nucleo sociale, sia continuamente necessario rinnovare la disponibilità individuale e adeguare i livelli e le modalità degli scambi interpersonali alla situazione collettiva.
May the circle be unbroken, 2004
Equal, 2004
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